Programma per la legislatura 2011-2015

Solidarietà e sostenibilità, al servizio delle generazioni future

Il nostro modello di società produce un folle spreco di risorse, squilibri sociali e una distribuzione iniqua della ricchezza. È un modello insostenibile e va superato, per evitarne il collasso.

I Verdi vogliono questo cambiamento di rotta sostanziale e, per ottenerlo, lavorano nelle istituzioni e nella società. Le nostre soluzioni sono ispirate a una visione radicalmente innovativa ma sono praticabili e realistiche.

I principi fondamentali cui si ispira l’azione politica dei Verdi sono:

  1. il rispetto per l’ecosistema;
  2. un’economia sostenibile;
  3. la solidarietà sociale;
  4. i diritti umani.

La solidarietà non è un’utopia, ma un elemento vitale per la società. Un sistema sociale solido si fonda sulla solidarietà tra le generazioni, i sessi, le classi sociali.

I diritti dell’uomo sono una conquista della storia umana e devono guidare le scelte politiche in ogni ambito. La ragione di stato non può prevalere sulle aspirazioni della società e degli individui. I cittadini devono assumersi personalmente la responsabilità del bene comune.

I Verdi ritengono che la ricerca del giusto equilibrio tra i diritti individuali e il bene comune sia sempre più la sfida centrale dei nostri tempi.

Il rispetto per l’ecosistema è indispensabile per la sopravvivenza stessa del nostro mondo. L’ideologia di chi propugna uno sviluppo infinito, una crescita senza limiti, è irrealistica e disumana. Si scontra con la finitezza delle materie prime, con la fragilità del pianeta o, meglio, del nostro posto su di esso.

Il nostro programma s’ispira a questi principi. Per attuarle i Verdi continueranno ad impegnarsi in parlamento e nella società. Siamo disposti a collaborare, senza preclusioni ideologiche, con tutte le forze politiche e sociali che condividono i nostri principi fondamentali o le nostre singole battaglie. Lo faremo con pragmatismo ma saremo fermi nel perseguimento dei nostri obiettivi. Perché i nostri obiettivi derivano dalla solidità e chiarezza della nostra visione.

Oggi più che mai alla base delle scelte politiche devono esserci ideali e valori, perché la politica sia al servizio della società, dei cittadini e delle future generazioni.


Salute e sanità

I costi della salute sono ormai un’emergenza sociale. Ma quello dei costi è solo uno dei sintomi della crisi del sistema sanitario: è l’intera politica sanitaria che va rimessa in discussione. I Verdi denunciano principalmente l’eccesso di prestazioni diagnostiche e terapeutiche, la scarsa considerazione per la medicina di base (medico di famiglia) e la medicina alternativa, il peso preponderante dell’industria farmaceutica nella formazione dei medici e nella ricerca, la carente pianificazione della medicina di punta e degli istituti di cura e il finanziamento del sistema sanitario che non tiene conto del reddito dei cittadini. La cura della salute e il risanamento del sistema sanitario passano inevitabilmente attraverso la prevenzione, la lotta allo stress, al disagio sociale e al degrado ambientale.

Le priorità di legislatura:      

  • Creazione di una cassa cantonale alternativa alle casse malati private.
  • Sostegno alla figura del medico di famiglia e della medicina di base.
  • Introduzione della carta sanitaria e della trasmissione elettronica delle fatture.
  • Efficiente pianificazione degli istituti di cura; sviluppo di sinergie con istituti di eccellenza universitari.
  • Favorire l’introduzione della medicina integrata negli istituti di cura con il sostegno del DSS e delle casse malati, e con l’introduzione nei curricoli di formazione delle professioni sociosanitarie.

Lavoro

Il modello economico dominante, avido di materie prime e di energia, distrugge il pianeta, mina la qualità di vita e i rapporti sociali, in nome di un benessere unicamente materiale. Gli effetti negativi della crisi economica toccano anche il Ticino. Un nuovo modello economico è necessario, per garantire la creazione di nuovi posti di lavoro e un benessere duraturo.

Le attività produttive di un’economia sostenibile rispettano tre principi: prosperità comune, una buona qualità di vita, basso consumo di materie prime ed energia. Se anche i settori economici tradizionali si adatteranno ai principi dell’economia sostenibile, si rafforzeranno a lungo termine.

In media, il lavoratore residente in Ticino ha sofferto degli effetti negativi degli accordi bilaterali più che nel resto della Svizzera. La libera circolazione delle persone ha evidenziato le contraddizioni del nostro modello di sviluppo basato essenzialmente su una forma di protezionismo che, per difendere rendite di posizione, ha mortificato energie e slancio innovativo. Nonostante ciò, i Verdi sono convinti che occorra proteggere i lavoratori dalla concorrenza al ribasso sui salari (dumping salariale).

Le priorità di legislatura: 

  • Creazione di posti di lavoro nella green economy: investimenti nell’efficienza energetica e nell’energia rinnovabile (solare, eolico, biogas e biomassa).
  • Creazione di nuovi posti di lavoro nell’economia di servizi locali: salute, trasporti pubblici, educazione, cultura, tempo libero.
  • Valorizzazione e promozione dei prodotti agricoli e artigianali ticinesi.
  • Incentivi finanziari per chi assume disoccupati di lungo periodo, giovani in formazione e beneficiari dell’assicurazione invalidità.
  • Lotta al dumping salariale, principalmente tramite il salario minimo garantito.
  • Sostegno della Banca dello Stato alle piccole e medie imprese locali che seguano un codice di condotta eco-sostenibile e responsabile.

Mobilità

Il miglioramento delle tecnologie e il basso costo del carburante inducono una crescita costante della domanda di mobilità. Il Ticino non fa eccezione a questa tendenza.

Questa evoluzione, purtroppo, non ha solo effetti positivi. In Ticino l’inquinamento dell’aria – generato in buona parte dal traffico su strada – è maggiore di qualsiasi altra regione svizzera. Il Ticino è anche il cantone con il maggior numero di automobili pro capite.

La rete viaria ticinese è satura. La sicurezza di pedoni e ciclisti è del tutto insufficiente.

Anche l’offerta di trasporti pubblici – seppure migliorata negli ultimi anni – fatica a tenere il passo. Assistiamo, inoltre, a un costante aumento dei costi del trasporto collettivo cui si aggiunge il pericolo che i sussidi pubblici siano ridotti o aboliti.

Le priorità di legislatura: 

  • Sviluppo del trasporto pubblico e collettivo e incentivazione della mobilità dolce con una rete cantonale di ciclopiste completa e sicura.
  • Stop alla costruzione di nuovi centri commerciali; rivalutazione delle attività commerciali nei centri urbani.
  • Sostegno del Cantone ai progetti comunali di moderazione del traffico.
  • No al raddoppio della galleria stradale del San Gottardo.
  • Creazione di un polo d’innovazione tecnologica per il trasporto merci su ferrovia.

Sicurezza

Negli ultimi anni i crimini registrati in Svizzera sono diminuiti. Nonostante ciò il livello soggettivo d’insicurezza è cresciuto in modo tangibile. La popolazione si aspetta un intervento sempre più deciso dello Stato. Tuttavia la tradizionale risposta repressiva, pur necessaria, ha limiti sempre più evidenti. I suoi costi sono molto elevati e l’efficacia, soprattutto nella lotta alla criminalità diffusa (consumo e vendita di stupefacenti, infrazioni del codice stradale, ecc.), lascia molto a desiderare. Anche considerazioni etiche
, come la protezione delle libertà individuali, impongono di usare con cautela lo strumento della repressione, iscrivendolo in un approccio più globale.

L’evoluzione sociale sembra portare verso un aumento ulteriore dei costi della sicurezza. Le aspettative sempre maggiori dei cittadini nei confronti di polizia e magistratura non contribuiscono a migliorare una situazione già critica.

È essenziale che si sviluppino nuove strategie per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini: strategie efficaci ed economicamente sostenibili, volte al contenimento del danno e alla protezione dei cittadini dalla criminalità indotta. Inoltre è necessario che lo Stato incoraggi un ruolo più attivo dei cittadini nell’ambito della sicurezza.

Le priorità di legislatura:

  • Applicazione di strategie alternative per proteggere la popolazione dalla criminalità diffusa.
  • Integrazione delle persone emarginate, mantenendo i valori della diversità.
  • Riorganizzazione della Polizia cantonale per aumentarne la presenza qualificata sul territorio a contatto con la popolazione.
  • Responsabilizzazione e coinvolgimento della popolazione.

Scuola e formazione

Il sistema scolastico attuale – ampia fascia dell’obbligo e divaricazione tra studi superiori e formazione professionale – è un prodotto della storia, non un modello assoluto. In futuro l’insegnamento, ossia la trasmissione delle esperienze e dei saperi tra le generazioni, potrà e dovrà trovare altre forme. Nel presente è tuttavia necessario difendere una scuola pubblica che non sia a esclusivo servizio dell’economia, e valorizzarne meglio la dimensione culturale.

In generale la scuola deve permettere una formazione completa, nel cui ambito – a livello di programmi, di organizzazione, di pratica quotidiana – trovi spazio in forma coerente e non episodica la riflessione sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente.

Le priorità di legislatura:

  • Una verifica generale delle dinamiche d’inclusione ed esclusione della scuola media.
  • Ridiscussione del sistema dei livelli nella scuola media.
  • Educazione al rispetto, alla gestione emotiva e alla soluzione non violenta dei conflitti. Promuovere atteggiamenti attivi e propositivi.
  • Maggiore sostegno ai docenti nella gestione dei casi difficili già alle elementari.
  • Rivalutazione della manualità (lavori pratici, economia domestica, orti scolastici).
  • Più mense scolastiche e di migliore qualità (cibi bio, locali e di stagione).
  • Messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola a piedi e in bicicletta.

Giovani

Essere giovane oggi non è facile. Il degrado ambientale ipoteca la vita delle generazioni future. L’invecchiamento della popolazione porta a un progressivo indebolimento degli ammortizzatori sociali. La globalizzazione accentua la scarsità e la precarizzazione del lavoro. Tutto questo s’innesta su un tessuto sociale reso molto fragile da una serie di fattori come, ad esempio, la disgregazione della famiglia o l’accresciuto divario tra i redditi. Al dialogo si sostituisce la paura nei confronti dei giovani con un’ingiusta criminalizzazione dell’intera categoria.

Occorre invece promuovere il dialogo intergenerazionale, dare fiducia ai giovani e coinvolgerli nei processi decisionali; ma soprattutto è fondamentale assicurare il loro futuro, a cominciare dalla dignità di un lavoro per tutti.

I Verdi da sempre promuovono per un modello di sviluppo che consenta alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

Le priorità di legislatura:

  • Sostegno all’occupazione giovanile.
  • Creazione di spazi intergenerazionali.
  • Sostegno ai progetti di mentoring e agli operatori di strada.
  • Apertura di centri di aiuto e consulenza accessibili ai giovani e ai genitori.
  • Aumento dell’offerta di asili nido e doposcuola.

Energia e clima

Il Ticino persegue purtroppo una politica energetica insostenibile e basata su assunti irrealistici: la costante crescita dei consumi, una disponibilità pressoché illimitata di energia a buon mercato e la massimizzazione dei profitti ai danni dell’ambiente.

Questa politica ha consegnato ai ticinesi il triste primato europeo nelle emissioni pro capite di CO2, il principale responsabile effetto serra. L’idroelettrico prodotto in Ticino è esportato mentre in Ticino si consuma energia sporca d’importazione. La partecipazione dell’Azienda Elettrica Ticinese (AET) alla centrale a carbone in Germania è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

La misura è colma ed è ora di cambiare rotta. I Verdi, peraltro, lo sostengono da anni: occorre combattere con determinazione gli sprechi energetici per ridurre la fattura energetica dei cittadini e delle amministrazioni. Inoltre dobbiamo puntare sulle energie rinnovabili, soprattutto locali, a beneficio dell’intera economia. Solo così potremo godere in futuro di un ambiente sano, produrre a prezzi concorrenziali ed essere al riparo dai futuri choc petroliferi. È ora di agire.

Le priorità di legislatura:

  • Iniziativa “Per un’AET senza carbone”: massimo impegno dei Verdi per la vittoria del “Sì”.
  • Fissare nel Piano Energetico Cantonale l’obbiettivo della riduzione dei consumi pro capite a 2’000 Watt entro il 2030; destinazione di almeno il 40% degli investimenti di AET all’efficienza energetica.
  • Investimento di 50 milioni di franchi nel risanamento termico degli stabili privati.
  • Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; uscita dalle fonti fossili e dal nucleare.

Fiscalità

I Verdi accettano in linea di principio l’attuale sistema di calcolo delle imposte. Tuttavia propongono di defiscalizzare, in maniera graduale, il lavoro, compensando la perdita di gettito tramite una fiscalità ecologica che premi i comportamenti rispettosi dell’ambiente e colpisca i comportamenti o i prodotti che nuocciono all’ecosistema.

È comunque importante sottolineare che la pressione fiscale dev’essere la minore possibile, tenuto conto dei bisogni della società. Inoltre, proprio perché le imposte sono un sacrificio per i cittadini, i Verdi ritengono che la questione dell’efficienza e della trasparenza della spesa pubblica sia ineludibile.

Le priorità di legislatura:

  • Riduzione della concorrenza fiscale tra i Comuni.
  • Tendenziale defiscalizzazione del lavoro.
  • Impiego di strumenti finanziari per scoraggiare l’utilizzo di fonti energetiche fossili e ogni altra forma d’inquinamento.
  • Controllo sull’efficienza della spesa pubblica; eliminazione delle sacche d’inefficienza nell’apparato statale.

Socialità

Una società armoniosa può svilupparsi e prosperare unicamente se il tessuto sociale è sano. Ciò può avvenire soltanto quando le sue componenti sono in equilibrio, perché fra di loro vi è solidarietà: solidarietà fra i sessi, fra le generazioni, fra ricchi e poveri.

Le assicurazioni sociali sono uno strumento di solidarietà indispensabile per permettere ai meno favoriti – siano malati, anziani o senza lavoro – di vivere degnamente in maniera autonoma e in un ambiente sano; come tali vanno difese, mantenute e, se possibile, rafforzate.

Nella nostra società la parità tra donne e uomini non è ancora realizzata nei fatti. A parità di lavoro i salari delle donne continuano a essere inferiori a quelli agli uomini. Ciò è semplicemente inaccettabile.

Bisogna favorire l’integrazione delle persone immigrate,
non come processo unidirezionale bensì come incontro reciproco. La grande diversità culturale della Svizzera, garante della vitalità delle nostre istituzioni, ne risulterà in tal modo arricchita.

Le priorità di legislatura:

  • Parità salariale tra uomini e donne e pari opportunità di carriera.
  • Protezione della maternità e della paternità.
  • Sostegno al lavoro parziale e sviluppo di misure a favore del tempo dedicato alla famiglia, ai figli, al volontariato, alla solidarietà e alla cultura.
  • Riconquista di una vita sociale, con spazi d’incontro anche fra generazioni diverse.
  • Coinvolgimento dei beneficiari di prestazioni sociali (disoccupazione, assistenza) in servizi d’utilità pubblica nel sociale e per l’ambiente.

Territorio

Il territorio è un bene non rinnovabile che va utilizzato con grande parsimonia. Purtroppo negli ultimi decenni lo sviluppo urbano ha imboccato una strada diametralmente opposta: in Svizzera ogni secondo un metro quadrato di territorio è cementificato.

Questa situazione deve mutare radicalmente. Le aree edificabili non vanno estese ulteriormente, anzi: molti Comuni possiedono riserve edificabili sovradimensionate che bisogna ridurre a favore di una densificazione di qualità.

Il territorio e i paesaggi variegati del Canton Ticino costituiscono l’ambiente vitale per migliaia di animali e piante. Essi garantiscono anche una qualità di vita superiore per gli esseri umani, sono un patrimonio economico per il turismo e un’attrattiva per chi vuole investire e insediarsi in Ticino. I Verdi s’impegnano quindi a favore di un paesaggio – naturale e costruito – di qualità.

Non da ultimo, il territorio è il substrato indispensabile per l’attività agricola, che va salvaguardata e orientata verso forme di gestione che valorizzino la biodiversità e il paesaggio, e verso la produzione di prodotti locali e di stagione.

Le priorità di legislatura: 

  • Istituzione del Parco del Piano di Magadino; sostegno ai parchi naturali.
  • Stop all’estensione delle zone edificate e sostegno all’Iniziativa per il paesaggio.
  • Aumento della qualità di vita negli ambienti urbani; sostegno e promozione agli eco-quartieri.
  • Valorizzazione delle aree protette e dei corridoi ecologici.
  • Incentivi finanziari e consulenza ai Comuni per il riciclaggio dei rifiuti; impegno concreto nella riduzione della produzione dei rifiuti.
  • Promozione di prodotti turistici sostenibili (ecoturismo).
  • Promozione dell’agricoltura biologica, dei prodotti locali e della cucina vegetariana.
  • Salvaguardia della biodiversità e dei diritti degli animali.
  • Creazione di una perequazione pianificatoria.