Presidente,

Consiglieri di Stato, colleghe, colleghi, 

La mozione di cui parliamo oggi AlpTransit incompleta: quali rischi per il Ticino e per la Svizzera” che è stata firmata da tutti i capigruppo, non fa che sottolineare l’adesione corale del Gran Consiglio al Completamento di Alptransit, supporto già espresso con un voto unanime il 20 novembre del 2018 quando aveva accolto la Risoluzione “Completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera”.

La presente Mozione esprime però la preoccupazione che un approccio non sufficientemente proattivo rischi non solo di vedere slittare alle calende greche la realizzazione della progettazione e del tracciato di Alptransit a sud di Lugano, nonché le tratte del segmento Riviera – Camorino con la galleria d’aggiramento di Bellinzona,

ma vanifichi anche la realizzazione della “Croce federale della mobilità”, con una Svizzera collegata e unita da ovest ad est, da nord a sud, a causa di una visione troppo settoriale dello sviluppo infrastrutturale ferroviario del Paese che ne condiziona la progettazione, la realizzazione e il finanziamento.

Per questa ragione la Mozione chiede al Consiglio di Stato di:

1.   far allestire, in tempi rapidi per essere pronti al momento delle scelte che dovranno essere prese sul piano federale, uno studio che valuti implicazioni e opportunità legate al completamento del sistema AlpTransit (con la tratta a sud di Lugano e l’aggiramento di Biasca e Bellinzona), rispettivamente dei rischi qualora questo completamento non avvenisse in tempi ragionevoli.

2.   valutare e verificare se in questo contesto non possa essere interessante coinvolgere le autorità della vicina Lombardia che potrebbero costituire un partner, nell’ambito di un progetto Interreg, di respiro transfrontaliero e internazionale.

Il Consiglio di Stato, con il suo messaggio, ribadisce il suo impegno per l’ulteriore sviluppo della rete ferroviaria quale elemento strutturante dell’intera mobilità per il nostro Cantone ma ci ricorda che, con la nuova impostazione, l’infrastruttura viene ampliata per fasi nell’ambito di un programma di sviluppo strategico (PROSSIF). Il Consiglio federale presenta al Parlamento a scadenze regolari pacchetti di opere denominati fasi di ampliamento (FA). In sintesi il finanziamento di opere importanti come il completamento di Alptransit è in diretta concorrenza con altri interventi infrastutturali, anche meno strategici.

Ad oggi, con questa prassi, sono già stati decisi due pacchetti: PROSSIF FA 2025 e PROSSIF FA 2035 che prevedono anche importanti investimenti in Ticino, dei quali ci rallegriamo. Le opere invece in oggetto della mozione sono indicate per una futura FA, in seconda priorità. Questa scelta è dettata principalmente dall’obiettivo federale di garantire le capacità necessarie all’insieme dei vettori ferroviari (merci, lunga percorrenza, traffico regionale) e alla disponibilità finanziaria. In merito al primo punto, le valutazioni disponibili oggi indicano che la rete in Ticino garantisce sufficienti disponibilità di tracce ferroviarie almeno fino al 2040.

La pianificazione della prossima “finestra di finanziamento” FA 2040 avrà inizio nel 2022. Essa sarà preceduta da un aggiornamento delle prospettive a lungo termine che verrà discusso alle Camere federali nel 2021, quindi a breve. Il Consiglio di Stato ritiene che questa sarà l’occasione per un dibattito politico anche sul completamento del sistema AlpTransit.

Nonostante queste premesse poco incoraggianti, il Consiglio di Stato ribadisce il suo impegno per l’ulteriore sviluppo della rete ferroviaria quale elemento strutturante dell’intera mobilità per il nostro Cantone e ci segnala che:

-recentemente ha siglato insieme alla Presidenza della Regione Lombardia un’Intesa che definisce gli obiettivi comuni relativi alla mobilità transfrontaliera. Un capitolo dell’Intesa è dedicato alle prospettive di sviluppo all’orizzonte 2035-2040. Per il traffico passeggeri sono auspicate estensioni delle prestazioni sugli assi principali.

– la presentazione di AlpTransit sud nel contesto di EUSALP (EU Strategy for the Alpine region), che riunisce 7 Stati e 48 Regioni dell’arco alpino con lo scopo di trattare tematiche internazionali tra le quali la mobilità. Ha ottenuto il “label EUSALP” che darà visibilità e peso politico ai nostri intendimenti.

– l’ufficio federale dei trasporti (UFT) è competente per la conduzione dei lavori riguardanti le FA dell’infrastruttura ferroviaria. In questi mesi sono in corso le attività preparatorie per l’allestimento della FA 2040. I Cantoni, così come le imprese ferroviarie, sono coinvolti direttamente. Il Dipartimento del territorio è in stretto contatto con l’UFT e intende concordare le modalità per avviare la progettazione preliminare delle opere necessarie per il completamento di AlpTransit

e conclude che, per quanto riguarda gli intendimenti della Mozione si sta già muovendo nella direzione auspicata con i servizi preposti e per questa ragione ritiene la mozione evasa.

Lavori Commissionali

Come noto, con la fine del 2020 vedremo entrare in funzione il tunnel di base del Monteceneri e si chiuderà una prima fase dei lavori inerenti le nuove trasversali ferroviarie alpine. Dopo un percorso di quasi 30 anni si concretizza parte del progetto che più di ogni altro negli ultimi decenni ha fatto sognare la Svizzera e la collega e la unisce da ovest ad est, da nord a sud.

Se guingiamo a questo traguardo è perché i nostri predecessori, nei legislativi e esecutivi cantonali e federali, oltre 30 anni fa, non si sono limitati a seguire i pur essenziali e importanti iter federali. Iter federali che oggi, per decidere se investire o meno in misure o infrastrutture, sembrano essere guidati da un approccio tecnicistico: si agisce se e dove una tendenza indica in prospettiva un problema di capacità e poi si procede con una valutazione di opportunità economica limitata ad un segmento.

La storia delle infrastrutture di trasporto mostra invece che vi sono delle opere che si giustificano non tanto come risposta ad un problema di capacità rispetto ad una tendenza di crescita della domanda, bensì come scelta strategica rivolta al futuro.

Le decisioni relative al completamento di Alptransit, a sud come a nord, verso le connessioni con la rete ferroviaria europea ad alta velocità devono rispondere a questo tipo di logica.

Se non si fosse pensato strategicamente otre 30 anni fa, oggi non potremmo parlare del completamento di questa grandiosa opera.

La Commissione della Gestione ritiene quindi importante, anche come sottolineato dalla ProGottardo nella sua lettera del 15 ottobre, cogliere tutte le opportunità che si presentano e che saranno utili a sostenere il dibattito politico delle Camere federali per l’aggiornamento delle prospettive del piano settoriale dei trasporti previsto già nel 2021, in vista della definizione e pianificazione del Pacchetto PROSSIF FA 2040.

In questo senso ritiene essenziale avere a disposizione a breve uno studio strategico che metta in luce quali sarebbero i rischi per il Ticino e per la Svizzera se non si procedesse il più celermente possibile al completamento di Alptransit a sud delle Alpi – perché non si tratta unicamente di avere tracce a suffcienza in Ticino – e di partecipare con decisione alla consultazione federale sulla Mobilità e territorio 2050 – Piano settoriale dei trasporti  – e sottolineare la necessità di pianificare con il massimo anticipo possibile la progettazione e la realizzazione del tracciato di Alptransit a sud di Lugano, nonché le tratte del segmento Riviera – Camorino con  la galleria d’aggiramento di Bellinzona.

È importane notare che il programma “Mobilità e Territorio 2050” messo in consultazione avrà, dopo l’approvazione delle Camere federali, valore impegnativo per tutti gli enti di diritto pubblico. Nella formulazione attuale, se si adottasse in priorità il principio di “pilotare la domanda di trasporto in modo tale da sfruttare al massimo la capacità dell’attuale sistema globale dei trasporti”, si dovrebbe escludere di fatto il completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera prima della metà del secolo. È più che mai necessario quindi partecipare con decisione alla consulatazione aperta al Cantone e ai Comuni, attualmente in corso.

Tenuto conto dei tempi, la commissione non ritiene invece nel breve tempo possibile stimolare la collaborazione a sud del Ticino tramite un nuovo progetto interreg sul tema in oggetto (visti i tempi di quest’ultimo). Ritiene invece indispensabile proporre, sostenere e partecipare ad attività di informazione e di sensibilizazione, a Berna così come presso i Paesi coinvolti, a nord come a sud, a favore di un tempestivo completamento  di Alptransi, anche se a tappe. A medio termine il dialogo con l’Italia andrà invece ripreso con determinazione, anche da Berna.

Conclusioni

Tenuto conto di quanto presentato, la Commissione della Gestione invita il Gran Consiglio ad accogliere la presente richiesta che chiede al Consiglio di Stato

– di partecipare con decisione alla consultazione federale sulla Mobilità e territorio 2050 – Piano settoriale dei trasporti e sottolineare la necessità di pianificare con il massimo anticipo possibile la progettazione e la realizzazione del tracciato di Alptransit a sud di Lugano, nonché le tratte del segmento Riviera – Camorino con  la galleria d’aggiramento di Bellinzona;

– di commissionare a breve uno studio strategico sul completamento di Alptransit a sud delle Alpi in funzione del dibattito politico delle Camere federali per l’aggiornamento delle prospettive del piano settoriale del trasporti previsto entro fine 2021,  in vista della definizione e pianificazione del Pacchetto PROSSIF  FA 2040;

– di sostenere attività di sensibilizzazione e promozione a favore di un tempestivo completamento a tappe di Alptransit, con riferimento alle schede del Piano settoriale dei trasporti – adattamenti 2021 (SC 6.1  Bellinzona; 6.2 Lugano-Chiasso; 6.3 Locarno e Gambarogno).

Vogliate gradire, signor Presidente, signore deputate e signori deputati, l’espressione della nostra massima stima.

 

Per la Commissione gestione e finanze

Samantha Bourgoin, relatrice

 

Mozione approvata all’unanimità il 24.11.2020

I diversi dossier sono disponibili al seguente link:

https://www4.ti.ch/index.php?id=83064&r=1&user_gcparlamento_pi8[attid]=103623&user_gcparlamento_pi8[tatid]=100