Sono stato sollecitato da diversi cittadini di Massagno, sensibili al tema sull’inquinamento elettromagnetico, i quali hanno segnalato la mancata chiarezza all’albo comunale delle indicazioni concernenti gli avvisi delle domande di costruzione sopra indicate, in quanto non esplicitano espressamente se si tratta di tecnologia 5G, mentre dalle schede tecniche risulta evidente che lo possano essere.

L’innocuità delle onde emesse dalle istallazioni di antenne di telefonia mobile di nuova generazione (come il 5G), che vanno ad aggiungersi alle altre molteplici fonti di emissione di questo tipo (antenne telefoniche di precedenti generazioni, ecc.), non è ancora stata provata.
Lo studio ordinato dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha dimostrato che vi è assoluta incertezza sullo sviluppo della tecnologia 5G, con cinque ipotesi di lavoro per il futuro, molto contrastanti tra loro.

Il principio di precauzione ancorato nella nostra legislazione federale deve essere applicato in quest’ambito. È di fondamentale importanza garantire la sicurezza e la salute della popolazione del nostro Comune come pure di tutto il Cantone, rinunciando per ora ad ogni tipo di installazione e di infrastruttura di questo tipo come pure al potenziamento di quelle esistenti. Non esistono peraltro studi sugli effetti a lungo termine delle tecnologie come il 5G sulla salute della popolazione.

Si rileva che già nel 2004 il principale operatore delle telecomunicazioni aveva depositato un brevetto concernente un sistema di riduzione dell’elettrosmog per sistemi mobili (Referenza: patente N WO 2004/075583 A1). L’operatore stesso riconosce in questi documenti che l’irradiamento delle onde elettromagnetiche di bassa intensità può danneggiare il DNA e aumentare il rischio di cancro. Ed è d’altronde per questi motivi che i fornitori dei servizi di telefonia mobile scaricano qualsiasi responsabilità civile sui proprietari. Sinora non sarebbe possibile assicurarsi contro potenziali danni da radiazioni non ionizzanti. Se danni alla salute umana, una perdita di valore delle proprietà immobiliari circostanti o altri problemi dovessero dar luogo a richieste di risarcimento danni, è il proprietario che dovrà rispondere? La Confederazione? In ogni caso non l’operatore mobile.

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Con Stima,

Usman Baig, Primo firmatario

Rosario Talarico

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Antenne 5g