La nostra proposta? Più equa e capace di guardare al futuro

Intervista del Corriere del Ticino rilasciata da Ivo Durisch, capogruppo PS in Gran consiglio, in merito al Controprogetto sulle imposte di circolazione in votazione il 30 ottobre, scritto insieme a Samantha Bourgoin.

Partiamo dalle basi. Perché sostenere il vostro controprogetto sull’imposta di circolazione?
Il controprogetto, pur rispettando lo spirito dell’iniziativa, rende la tassa più equa e giusta. Più equa perché premia le auto piccole rispetto a quelle di lusso e sportive; più giusta perché considera la massa e la potenza e dunque anche l’impatto del veicolo sul manto stradale. Accettando l’iniziativa una Rolls-Royce Spectre elettrica pagherebbe 120.- franchi, esattamente quanto ne pagherebbe una Smart elettrica, e una Porsche Cayenne elettrica, pagherebbe 3 volte meno di una Fiat Panda con motore a scoppio.

Contrariamente all’iniziativa, il controprogetto guarda anche al futuro perché in prospettiva il parco veicoli sarà sempre meno inquinante e tutte le auto emetteranno meno di 118 g/km e quindi con l’iniziativa a termine tutte le auto pagherebbero tutte la stessa somma. Con il controprogetto, che considera anche la massa a vuoto del veicolo e la sua potenza e che prevede anche un coefficiente di adeguamento, si eviterà di ritrovarci con un gettito insufficiente a coprire i costi di manutenzione delle strade. Guarda al futuro anche perché sostiene i giovani, principali beneficiari della riduzione del costo dell’abbonamento arcobaleno, e le loro famiglie in un questo particolare momento di crisi.

Anche approvando il controprogetto, secondo alcune associazione di categoria, molti automobilisti potrebbero venir penalizzati, pagando un’imposta più alta. Cosa risponde?
Grazie alle associazioni di categoria, che hanno sollevato il problema, il Consiglio di Stato l’ha già risolto, facendo in modo che la stragrande maggioranza dei veicoli pagherà meno. Infatti le associazioni di categoria avevano fatto notare che esistono due diverse modalità per misurare le emissioni di CO2: una precedente lo scandalo legato al diesel-gate e una seconda, definita in seguito a questo scandalo. La prima si basava sulle basse emissioni misurate in laboratorio, la successiva è stata invece definita in base alle emissioni reali nell’utilizzo quotidiano del veicolo. Da questo cambiamento di misurazione è risultato che lo stesso modello di automobile produce il 20% in più di emissioni. Il risultato: un veicolo immatricolato prima del cambio di modalità di misurazione, avrebbe pagato meno dello stesso modello immatricolato l’anno dopo. È proprio per evitare questa disparità di trattamento che il governo ha deciso di adeguare la “soglia di inquinamento”, portandola anche per tutti i veicoli immatricolati dopo il 2020 da 95 grammi al km a 118.

Da parte del PS e dei Verdi, non è un controsenso, in questo periodo in cui le finanze pubbliche sono in difficoltà, fare una proposta che andrebbe a diminuire le entrate dello Stato?
Non è certo la diminuzione della tassa di circolazione a compromettere le finanze pubbliche. Esse sono state compromesse già nel 2017 e nel 2019, a causa degli sgravi insostenibili a favore dei grandi capitali e delle aziende internazionali. Il Partito Liberale Radicale ha inoltre sul tavolo del Parlamento un’iniziativa per sgravare le persone particolarmente facoltose che, se attuata, costerebbe circa quaranta milioni. È forse proprio per questo che i Liberali sono contrari sia all’iniziativa, sia al controprogetto. In questo caso, visto la particolare situazione legata all’inflazione e tenuto conto che le imposte di circolazione attuali sono di gran lunga le più alte in Svizzera, era necessario un correttivo, di cui beneficeranno maggiormente le famiglie del ceto medio basso anche grazie alla riduzione del 15% dell’abbonamento arcobaleno.

Voi proponete di promuovere gli abbonamenti Arcobaleno tramite l’imposta di circolazione. Non state facendo confusione tra due temi ben distinti (la mobilità privata e quella pubblica)?
L’iniziativa «Per un’imposta di circolazione più giusta» introduce nella Legge il principio ambientale chi più inquina, più paga, un principio più che giusto e che è condiviso anche dal controprogetto. Il controprogetto tiene però anche conto del fatto che tutti noi, o quasi, a secondo delle opportunità, non siamo solo automobilisti, ma anche utilizzatori del trasporto pubblico, ciclisti e pedoni. Possedere un’auto non vuol dire necessariamente usarla tutti i giorni e per qualsiasi spostamento. Ecco perché, proprio per sgravare i meno abbienti, il controprogetto introduce un ulteriore incentivo ambientale tramite uno sconto sull’abbonamento arcobaleno per tutti coloro che per riuscire a giungere a fine mese ricevono i sussidi cassa malati. Questa modalità permette di identificare i beneficiari dello sconto sull’abbonamento arcobaleno in maniera semplice con la certezza del diritto e spingerebbe chi possiede un’auto a usarla il meno possibile, contribuendo anche a diminuire i cronici intasamenti sulle strade ticinesi. Ciò è in linea con la strategia federale, secondo cui «La politica climatica elvetica deve passare dagli incentivi».