Sulla base di informazioni provenienti dalla Germania sappiamo che AET il 20 ottobre 2023 ha lanciato una causa di arbitrato contro il governo tedesco[1] in relazione alla decisione del governo tedesco di uscire dalla produzione di energia elettrica dal carbone.

Circa un anno fa, il 21 dicembre 2022, il governo tedesco ha informato ufficialmente il Segretariato del TCE (Energy Charter Treaty, ECT) a Bruxelles che la Germania si ritirava dal Trattato sulla Carta dell’Energia. Ciò significa che in poco meno di due mesi la Germania ha ufficialmente abbandonato il trattato e non può perciò più essere citata in giudizio per future regolamentazioni attraverso il TCE. Tuttavia, ciò non vale per le decisioni già prese.

L’Azienda Elettrica Ticinese (AET), che detiene una partecipazione del 15% nella centrale a carbone di Lünen, starebbe approfittando di questa opportunità per fare causa alla Repubblica Federale Tedesca. L’aspetto particolarmente esplosivo è che la Germania ha già pagato a LEAG, l’operatore delle miniere di lignite a cielo aperto e delle centrali elettriche della Germania orientale, più di 1,7 miliardi di euro per aver rinunciato al diritto di intentare causa legata alla decisa uscita dal carbone.

AET è rappresentata dallo studio legale Luther di Amburgo, che ha già condotto innumerevoli cause del TCE contro la Germania, tra cui le due cause altamente simboliche con Vattenfall. In una causa del 2006, ad esempio, sono riusciti a far abbassare ad Amburgo le linee guida per la protezione delle acque a vantaggio di una centrale elettrica a carbone. Nel 2011, poi, Vattenfall ha citato in giudizio la Repubblica Federale Tedesca per 4,3 miliardi di euro più interessi per i mancati profitti di due delle sue centrali nucleari a causa del phase-out dal nucleare. Dopo un accordo, Vattenfall ha ricevuto un risarcimento di oltre 1,4 miliardi di euro per l’abbandono accelerato del nucleare, molto più della somma ipotizzata dal Ministero dell’Ambiente tedesco.

Anche dopo la decisione della Germania di uscire dal TCE, la causa di AET non è un caso isolato: poco prima della stesura di questo testo, si è saputo che il 24 ottobre la società britannica di petrolio e gas Klesch Group Holdings Limited e Raffinerie Heide GmbH hanno intentato altre tre cause ai sensi del TCE contro Germania, Danimarca e UE. Anche in questo caso non si conoscono ancora i retroscena più dettagliati.

Sulla base di questa premessa chiediamo al lodevole Consiglio di Stato:

  1. È al corrente il Consiglio di Stato di questa causa di arbitrato? In caso negativo come mai AET non ha informato l’autorità di vigilanza?
  2. Ha potuto il Consiglio di Stato visionare i contenuti della causa intentata?
  3. Come valuta il Consiglio di Stato questa causa di arbitrato?
  4. Considerato che AET secondo il suo mandato legislativo deve uscire dalle sue partecipazioni fossili non ritiene che questa causa, che in fondo cerca di trarre vantaggi finanziari indiretti dal carbone, sia in contrasto con gli obiettivi della legge AET?
  5. Come valuta il Consiglio di Stato le possibili ricadute finanziarie in caso di vincita rispettivamente di perdita in questa procedura di arbitrato?

 

[1] https://icsid.worldbank.org/cases/case-database/case-detail?CaseNo=ARB/23/47