Sempre più aziende stanno panicando a causa della fine del cambio fisso franco-euro, oppure ne vogliono approfittare sulla pelle dei loro dipendenti.

Da tre anni e mezzo sapevano che prima o poi sarebbe successo, ma non si sono cautelate, né hanno pensato a innovarsi e a prepararsi in qualche modo per far fronte a questa situazione.

Eppure proprio l’ecologia e l’ecosostenibilità mettevano e mettono a disposizione dell’economia i mezzi per innovarsi e risparmiare, come ben descritto in un articolo di « Azione » del 6 ottobre 2014.

La Fondazione Svizzera per il clima mette a disposizione delle Piccole e Medie Imprese dei fondi per progetti innovativi che hanno lo scopo di ridurre le emissioni di CO2.

Dal 2008 ha sostenuto oltre 550 progetti a favore dell’ambiente, atti a ridurre i consumi e le emissioni, come per esempio: sostituzioni di impianti di riscaldamento a gasolio con pompe di calore, mobilità aziendale sostenibile, sistemi di raffreddamento impianti con acqua piovana, energia verde dai rifiuti, sistemi di recupero energia ecc.

Si può anche ottenere un sostegno fino al 50% per far valutare la propria azienda da specialisti dell’Agenzia per l’Energia dell’Economia (AENEC) che esaminano e propongono le misure di risparmio. Le PMI possono poi incassare 30 centesimi per ogni tonnellata di CO2 oppure 10 cts per ogni megawattora risparmiate.

Il sito www.klimastiftung.ch (dal contenuto anche in italiano) spiega i passi da seguire per annunciarsi. Un’economia florida va di pari passo con un ambiente sano e le PMI sono da sempre la base per un’economica d’avanguardia. Minimo investimento per grande risparmio.

Purtroppo poche aziende ticinesi hanno fatto capo a questo sostegno in questi anni e i 10 milioni previsti per il Ticino sono stati dirottati quasi interamente Oltralpe. Un vero peccato. Dovrebbero darsi una bella mossa anche le varie associazioni di categoria come AITI (Ass. Industrie Ticinesi), CCIA-TI (Camera del commercio dell’industria e artigianato ticinese), Commissione tripartita e chi più ne ha più ne metta, che sembra non facciano altro che « sedersi » intorno a un tavolo…

Se poi penso che nel 2011 il nostro Cantone (Governo e Parlamento prima e il popolo in votazione poi) ha sciaguratamente deciso di investire nel carbone in Germania, operazione voluta da AET e che provocherà una perdita finanziaria storica, mi viene letteralmente da piangere.

Il 19 aprile una grande occasione di riscatto: votando I Verdi del Ticino abbiamo la possibilità di dare una svolta a questo Cantone, perché cambiare si può!

Alberto Benzoni « Benz »
candidato n. 7 al Gran Consiglio per I Verdi del Ticino – Lista n. 5