Grande soddisfazione per i Verdi di Breggia: bloccata la domanda di costruzione per un monoblocco in cemento armato di fronte al nucleo storico di Morbio Superiore. Il Municipio ha accolto le richieste di Verdi, STAN e cittadini. Ma molto resta ancora da fare per proteggere il territorio.

I consiglieri comunali Grazia Cavallini e Rudy Bächtold

I Verdi di Breggia sono molto soddisfatti dell’accoglimento da parte del Municipio di Breggia delle opposizioni inoltrate da diversi abitanti di Morbio Superiore, dalla Società ticinese per l’arte e la natura (STAN) e da loro stessi contro la domanda di costruzione presentata dall’arch. Mario Botta concernente l’edificazione di un monoblocco di cemento armato su un terreno situato in una posizione paesaggisticamente molto sensibile all’entrata di Morbio Superiore, di fronte al nucleo storico. Si tratta di un fondo che il Decreto legislativo sulla protezione delle bellezze naturali definisce “sito pittoresco inserito a sua volta all’interno di un paesaggio pittoresco”.

Questa opposizione si inserisce nell’azione che i Verdi stanno conducendo a livello politico per proteggere meglio i nuclei storici e il paesaggio della Valle di Muggio; in particolare, il 17 febbraio 2014 abbiamo presentato la mozione «Un nuovo Piano Regolatore per i cittadini, grazie alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale, naturale e paesaggistico» in Consiglio comunale per chiedere un nuovo Piano regolatore che inserisca i suggerimenti pianificatori dell’ISOS (Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere). Ricordiamo che le frazioni di Cabbio, Muggio e Scudellate sono classificate tra le località svizzere d’importanza nazionale.

Purtroppo sembra che il Municipio non voglia accogliere la mozione e che voglia limitarsi a inserire nel PR unicamente un riferimento non vincolante all’ISOS. Eppure, proprio tra Cabbio e Muggio un edificio plurifamigliare, fuori contesto per dimensioni e scelta della copertura, testimonia l’insufficienza degli strumenti pianificatori comunali.

Stiamo assistendo a uno scempio territoriale e paesaggistico senza precedenti; dopo che il fondovalle ha quasi esaurito la sua potenzialità edificatoria, ecco che la piovra cementizia sta intaccando a macchia d’olio l’area collinare. Complici gli antichi piani regolatori che tutto o quasi concedono all’edificabilità, ai bassi interessi ipotecari e alla speculazione edilizia, il nostro piccolo Mendrisiotto (come del resto tutto il Canton Ticino) diventerà presto un unico agglomerato di calcestruzzo e catrame.

A noi, associazioni, partiti e cittadini non resta che cercare di proteggere a denti stretti quel po’ di bello che ancora ci resta, utilizzando, come nel caso in questione, gli strumenti legislativi a disposizione e, come nel caso della nostra mozione, tentando di migliorare costantemente il Piano regolatore con gli strumenti più innovativi.

Su quel prato di Morbio Superiore, terrazza panoramica sul Parco delle gole della Breggia e il Mendrisiotto, sarebbe bello poterci passeggiare tutti; quindi chiediamo un gesto ecologico all’arch. Mario Botta, cioè di restituire alla gente un pezzo di territorio pregiato o, per lo meno, di rinunciare a costruire.

I Verdi di Breggia
Grazia Cavallini e Rudy Bächtold